Tiro con l’arco
L’arco da sempre è stato utilizzato come strumento di caccia per la sopravvivenza e come arma per offendere e conquistare, negli anni si sono impressi i movimenti e gli istinti nei nostri DNA a tal punto da rendere la disciplina del tiro con l’arco una cosa quasi istintiva anche per chi è un principiante di questa disciplina.
Tutti possono praticare questo sport entusiasmante, perché il tiro con l’arco ha due grandi pregi, non è pericoloso e non richiede una forza fisica particolare, diventare arcieri esperti richiede anni di sacrificio, ma divertirsi subito, partecipando a qualche gara o raduno è facilissimo.
L’obiettivo di questo progetto è quello di fornire le basi utili per potersi divertire con arco e frecce in sicurezza e, perché no, scoprirsi in breve talenti naturali, sulle orme di Robin Hood.
Obiettivi
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Promuovere la pratica sportiva e migliorare l’abilità fisica affinando la capacità di gestione al proprio schema corporeo.
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Sviluppare la capacità di adattamento a situazioni di equilibrio precario e di risposta in chiave dinamica a situazioni e sollecitazioni impreviste.
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Sviluppare la capacità di orientarsi nello spazio.
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Favorire il processo socializzazione e responsabilizzazione attraverso un periodo di vita in comune.
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Educare alla condivisione di esperienze formative in ambiente extrascolastico.
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Affinare la capacità di lavorare e vivere in gruppo educando all’accettazione e al rispetto degli altri in una logica di collaborazione e solidarietà.
Fasi del corso
La consapevolezza
attraverso le varie proposte i ragazzi scoprono l’utilizzo dell’arco come strumento strettamente correlato al proprio corpo e quanto sia importante la ripetitività del movimento per l’interiorizzazione del gesto e il raggiungimento del risultato.
La tentazione al movimento
la motivazione di base è il divertimento e la gioia di partecipare, piuttosto che l’obbligo di svolgere attività noiose; il godimento immediato garantisce la prosecuzione anche se l’attività può risultare faticosa.
Il consolidamento
l’opportuna mediazione degli insegnanti-istruttori favorisce il raggiungimento dell’obiettivo di passare da un’adesione occasionale all’interiorizzazione di un modo “diverso” di fare sport.
Il coinvolgimento
solo chi ha fatto esperienze motorie forti e significative può testimoniare agli altri (forse schiavi di un monitor ) l’importanza di una nuova cultura del movimento in palestra e all’aria aperta. In una società che vive principalmente d’immagine, la riscoperta dei valori del vivere sano, favorisce una partecipazione più consapevole e profonda per la ricerca di corrette abitudini di vita.